Aspetti finanziari dell’egemonia nelle rappresentazioni speculari di Tucidide e Demostene
DOI:
https://doi.org/10.13135/2039-4985/912Parole chiave:
Tucidide, Demostene, Atene, Sparta, Macedonia, egemoniaAbstract
Mentre Tucidide contrappone l’intraprendenza degli Ateniesi all’indolenza degli Spartani, mezzo secolo più tardi Demostene contrappone invece l’indolenza degli Ateniesi all’intraprendenza di Filippo II di Macedonia. Queste immagini retoriche tra loro speculari riflettono l’importanza che i due autori attribuivano al denaro come strumento indispensabile per esercitare l’egemonia, il quale favoriva una politica aggressiva ed efficace mentre la sua carenza spingeva invece a un atteggiamento arrendevole e rinunciatario in politica estera.
While Thucydides oppose Athenians’ boldness to Lacedaemonians’ indolence, half a century later Demosthenes oppose instead Athenians’ indolence to Philip II of Macedonia’s boldness. These rhetorical images, specular to each other, reflect importance attached by two authors to money as necessary instrument to exercise hegemony; it paved the way to an aggressive and effective politics, but its lack pushed instead to a compliant and yielding attitude in foreign policy.
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