Il papa, il vescovo e le meretrici: un postribolo pubblico a Siracusa in età protobizantina?
DOI:
https://doi.org/10.13135/2039-4985/5678Abstract
I lupanari pubblici sarebbero documentati con certezza soltanto nelle città europee tardomedievali, mentre in età romano-imperiale e tardoantica non sarebbero esistiti postriboli sottoposti al controllo dello Stato.
L’analisi di una missiva inviata da papa Onorio I (625-638) a Pietro, vescovo di Siracusa, consente tuttavia di rintracciare i prodromi dell’esistenza di prostibula publica nella città siciliana, destinata a ricoprire un ruolo politico e religioso di primo piano nella fitta trama di avvicendamenti amministrativi e conflitti dottrinari che connotarono l’Impero bizantino durante i regni di Eraclio (610-641) e Costante II (641-668).
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