Sulle orme dei Gracchi: L. Apuleio Saturnino e la Transpadana
DOI:
https://doi.org/10.13135/2039-4985/561Parole chiave:
Gracchi, L. Apuleio Saturnino, Transpadana, leges Apuleiae, legislazione graccana, Eporedia, populares, libri sibilliniAbstract
Abstract
L’articolo indaga il contesto delle riforme di L. Apuleio Saturnino (103-100 a.C.) e la rielaborazione, a fini politici, del mito dei Gracchi. Le leges Apuleiae si presentano come una ripresa della legislazione graccana, di cui imitano scopi e contenuti. All’interno di questo processo, è possibile individuare un’attenzione particolare dei riformatori per il territorio transpadano occidentale. L’articolo ipotizza che la fondazione della colonia di Eporedia sia un modo con cui i populares mariani si riappropriarono del territorio transpadano dopo un decennio di smantellamento delle riforme graccane: l’apertura dei libri sibillini al momento della deduzione della colonia va letta nell’ottica del precedente di Appio Claudio Pulcro e costituisce un argomento per attribuire la colonia ai populares.
This paper investigates the context laying beyond L. Apuleius Saturninus’ reforms (103-100 a.C.) and the political construction of the myth of the Gracchi. The leges Apuleiae are presented as a resumption of gracchan laws and imitate their contents and aims. A special attention of the reformers on western Traspadana can be seen in this process. The article presents the hypothesis that the foundation of Eporedia was the mean that Marius’ populares used to reaffirm their presence in the area after ten years of dismantling of gracchan reforms. The opening of libri sibyllini before the foundation of the colony can be considered a citation of Appius Claudius Pulcher’s precedent and an evidence to interpret the colony as popularis.
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