Il quaestor Montius e il vicarius fl. Magnus: alcune riflessioni sul reclutamento del funzionariato sotto Costanzo II

Autori

  • Maria G. Castello Università degli Studi di torino

DOI:

https://doi.org/10.13135/2039-4985/36

Abstract

The aim of this paper is to analyse the cursus honorum and the biographies of two Constance II’s ministers, Lucius Caelius Montius and Flavius Magnus, and to integrate well-known knowledge with new archaeological and epigraphical data. The second step of this research is to compare their careers with the ones of other administrative officers of Constantius II. With the help of a comparative analysis it has been possible to mark a well-defined Constantius’ recruitment trend. Indeed, the former literature pointed out a quite different perspective, identifying as the recruitment standard to the highest administrative ranks a trust-based one which was carried out by the systematic promotion of low-ranked bureaucratic officers, mostly notarii and agentes in rebus, the so-called members of Constantius’ secret service.

Il contributo si propone di riesaminare i cursus honorum e le biografie di due funzionari costanziani, Lucius Caelius Montius e Flavius Magnus, integrando dati già noti con quanto apportato da nuove scoperte epigrafiche e archeologiche. L'obiettivo è di precisare le rispettive esperienze politiche e di porle a confronto con quelle di altri funzionari amministrativi di Costanzo II. Grazie all'analisi comparativa è possibile delineare l'esistenza di una ben definita logica di reclutamento attuata dall'imperatore costantinide, differente da quella evidenziata dalla letteratura precedente che individuò come discriminante di assunzione ai più alti gradi dell’amministrazione un criterio fiduciario che si sarebbe concretizzato nella promozione massiccia di elementi appartenenti al ceto burocratico, per lo più notarii e agentes in rebus, i cosiddetti members of Constantius’ secret service.

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Pubblicato

2012-02-02

Fascicolo

Sezione

Saggi