«Un luogo calcato da molti piedi»: la valle dello Strimone prima di Anfipoli
DOI:
https://doi.org/10.13135/2039-4985/1350Parole chiave:
Strimone, Anfipoli, Atenne, Pisistrato, Tracia, Ennea Hodoi, Pangeo, AgnoneAbstract
L’articolo ha per tema la storia della bassa valle dello Strimone prima della fondazione, nel 437 a.C., della colonia ateniese di Anfipoli. L’interpretazione di alcuni eventi noti dalla tradizione letteraria (attività di Pisistrato in Tracia, tentativi milesii di colonizzare Mircino, altre attività di coloni greci nell’area, occupazione ateniese di Eion e primo fallito tentativo di colonizzare Ennea Hodoi) o da testimonianze epigrafiche (la presenza paria a Eion, la fondazione di una colonia ateniese a Brea) si giova anche del confronto con le testimonianze archeologiche e numismatiche sull’interazione tra Greci e popolazioni indigene in quest’area cruciale. Gli indizi archeologici sono inoltre esaminati per chiarire l’esatta natura di Ennea Hodoi prima che vi sorgesse Anfipoli (l’identità tra i due siti è espressamente affermata dalle fonti letterarie). Gli esperimenti coloniali vincenti nella zona sono quelli caratterizzati da ibridazione etnica e da forte cooperazione nello sfruttamento delle risorse economiche dell’area; i tentativi greci di occupazione diretta di territori per via militare provocano viceversa a più riprese la violenta reazione delle popolazioni locali. Questi elementi consentono di ridiscutere nel suo insieme l’evoluzione degli interessi ateniesi nella valle dello Strimone e nell’area del Pangeo tra l’età di Pisistrato e la fondazione di Anfipoli e di interpretare su nuove basi le circostanze che portarono a quest’ultimo evento e le caratteristiche (etniche, culturali ed economiche) della colonia di Agnone.
The paper is focused on the history of the low Strymon valley prior to the foundation of the Athenian colony of Amphipolis in 437 BC. The interpretation of a few events known thanks to the literary sources (Pisistratus’ stay in Thrace, Milesian attempts at colonizing Myrcinus, other activities of Greek colonies in the area, Athenian capture of Eion and first attempt at occupying Ennea Hodoi) or to the epigraphic material (Parian presence at Eion, Athenian colony of Brea) is improved thanks to the parallel analysis of the archaeological and numismatic evidence now available, more particularly as far as the interaction of Greeks and indigenous populations in this crucial area is concerned. The archaeological data are also discussed in order to clarify the exact nature of Ennea Hodoi before the foundation of Amphipolis (the identity of the two sites being explicitly testified by the literary sources). The winning pattern of ‘colonization’ in the area seems characterized by ethnic ‘hybridization’ and economic cooperation; on the other hand, the Greek attempts at occupying territories through military attacks usually provoked violent and hostile reactions by the native populations. All these elements are the basis of a new general discussion of the evolution of the Athenian interests in the area of the Strymon and of the mount Pangaeum between the age of Pisistratus and the foundation of Amphipolis; of the circumstances leading to the latter event; of the main features (ethnic, economic, and cultural) of the colony led by Hagnon.
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