Fare storia nella protostoria: la questione della presenza micenea a Cnosso alla luce dei dati archeologici e dei nuovi approcci antropologici
DOI:
https://doi.org/10.13135/2039-4985/1044Parole chiave:
minoico, miceneo, acculturazione,Abstract
Scopo di questo contributo è fare il punto sull’annosa e controversa questione della presenza micenea a Creta e, in particolare, a Cnosso a partire dalla metà del XV secolo a.C., la cui realtà e natura negli ultimi decenni è stata messa in discussione. I principali dati che hanno indotto a credere che un gruppo di Micenei si fosse installato nel sito del palazzo di Cnosso sono rappresentati dal rinvenimento di tavolette scritte in lineare B, quindi in una forma di proto-greco, e dalla scoperta di tombe di tipo continentale con corredi caratterizzati da importanti set di armi, che fecero definire queste sepolture come “Tombe dei Guerrieri”. In anni recentissimi, particolare risonanza hanno avuto analisi archeometriche compiute su materiale osseo proveniente dalle tombe di Cnosso tramite la tecnica degli isotopi dello Stronzio (87Sr/86Sr). Tali analisi hanno dimostrato che gli individui esaminati hanno sempre vissuto a Creta, negando quindi la possibilità che provenissero da aree al di fuori dell’isola.
Per chiarire i termini del problema, prenderemo in considerazione i dati archeologici, le principali interpretazioni e i contributi più recenti sull’argomento. Cenno sarà fatto anche ad alcune questioni di carattere disciplinare che negli ultimi anni hanno condizionato i risultati e gli sviluppi dell’archeologia egea dell’età del Bronzo.
The aim of this paper is to examine the long-standing and controversial question of the Mycenaean presence in Crete and, in particular, at Knossos, from the mid-15th century BC onwards. Its actuality and its nature in recent decades have been under intense scrutiny. The main points that may support the belief that a group of Mycenaeans established themselves in the palace of Knossos are represented by the discovery of texts written in Linear B, a form of proto-Greek, and tombs of the continental type called ‘Warrior graves’, containing important weapon-sets. Very recently, bio-archaeological analysis on skeletal materials from the Knossian tombs, utilizing Strontium isotopes (87Sr/86Sr), has resurrected interest in the question: the examined individuals passed their whole lives in Crete, negating accordingly the possibility they came from outside the island.
To clarify the situation, the archaeological data and the main interpretations drawn from this will be reviewed in the light of more recent contributions. Some theoretical approaches that have deeply influenced Aegean archaeology of late will also be briefly evaluated.
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