Il mondo della lirica arcaica e tardo-arcaica nella Geografia di Strabone e le citazioni poetiche come fonte di autorità

Autori

  • Mariachiara Angelucci

DOI:

https://doi.org/10.13135/2039-4985/10325

Abstract

La Geografia di Strabone è un’opera monumentale che rivela l’uso di molteplici fonti, tra
cui i lirici di età arcaica e tardo-arcaica. Il presente articolo intende prendere in considerazione
l’atteggiamento di Strabone nei confronti di questi poeti ed esaminare di che natura
siano le loro citazioni, mettendo in luce l’influenza della scuola di Alessandria, quali siano
gli autori ricordati e a che proposito egli scelga di menzionarli. L’analisi di alcuni passi significativi
fa emergere che tali richiami sono inseriti nella Geografia in quanto testimonianze
autorevoli volte a supportare le informazioni fornite e sono riconducibili a precise
aree tematiche. Un nucleo importante di riferimenti ai lirici si riscontra nella discussione
sulla geografia omerica e riguarda il tema della difesa di Omero. Numerosi sono altresì i
poeti e i versi che si individuano quando vengono descritte le origini di città e di monumenti.
Influenzato dalla filosofia stoica, il geografo si inserisce in tal modo nel dibattito antico
sul valore della poesia e contesta l’opinione di chi la considerava una fonte di secondaria
importanza finalizzata unicamente a procurare diletto.

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Pubblicato

2024-05-15