La “American Theory”: nuovo realismo e lettura ontologica. A proposito dell’edizione italiana di Francois Cusset, French Theory, Il Saggiatore, Milano, 2012.

Autori

  • Pier Giuseppe Monateri Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.13135/2281-6658/322

Parole chiave:

Literary criticism, right, comparative right, Critical legal Studies, Law and Literature, Derrida, Foucault, Eliot, Modernism, Postmodern

Abstract

L'autore esamina criticamente la teoria di Cusset secondo cui la French Theory sarebbe una invenzione americana. Da questo punto di vista l'A. ritiene, infatti, che essa abbia rivitalizzato proprio il Close Reading della tradizione critica di Yale, fornendole nuovi strumenti che possono andare nella direzione di una 'lettura ontologica' dei testi, che supera il problema delle 'referenzialità' così come posto nell'attuale dibattito sul 'nuovo realismo', proprio recuperando un concetto chiave del modernismo critico letterario anglo-americano quale quello del 'correlativo oggettivo'.

Questa conclusione è raggiunta anche considerando l'impatto che la French Theory ha avuto non solo sugli studi letterari, ma anche sugli studi giuridici americani, ed in particolare sulla nascita del Critical Legal Studies, e quindi dal punto di vista della Comparazione degli stili dei diversi sistemi di riflessione sulla legge, la politica, e il diritto.

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Biografia autore

Pier Giuseppe Monateri, Università di Torino

Professore Ordinario, Dipartimento di Giurisprudenza

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Pubblicato

2013-06-29

Fascicolo

Sezione

Letture